A.A.A. Trasparenza cercasi disperatamente.

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A.A.A. Trasparenza cercasi disperatamente.

Anche a Casavatore è fuga dalla Commissione Trasparenza e Legalità.
Indispettito il Presidente, Vito Marino: paradosso kafkiano!

A Casavatore si insedia la rinnovata “Commissione Trasparenza e Legalità”. È Vito Marino (nella foto) il nuovo presidente. Il quale ha immediatamente posto all’ordine del giorno della prima convocazione le famigerate vicende inerenti al Consorzio cimiteriale.
Scelta condivisibile, considerata la gravità delle circostanze e degli accadimenti denunciati dall’ex presidente, avv. Giuseppe Salzano.
Eppure, nonostante la impellente necessità di fare luce in merito, i componenti di maggioranza della commissione – Acunzo Vincenzo, D’Auria Tommaso e Moronese Diego – hanno disertato l’adunanza, fissata per la data del 22.01.2024.
Vicenda che fa da pendant al medesimo comportamento precedentemente adottato ad Arzano dai componenti di maggioranza della Commissione Trasparenza, e che lascia, anche in questo caso, attoniti, increduli, esterrefatti: componenti di commissioni istituite per fare luce e chiarezza, che disertano le sedute a tal uopo convocate.
Particolarmente amareggiato il presidente Vito Marino: <<durante la campagna elettorale, la trasparenza e la legalità costituiscono il cavallo di battaglia di tutti i contendenti. In concreto poi, si verificano fatti, quali la diserzione delle adunanze della Commissione Trasparenza e Legalità che evocano i peggiori paradossi kafkiani>>. Aggiunge altresì l’ex sindaco Marino: <<ai sensi dell’art. 10 del regolamento, la presidenza di detta commissione compete di diritto alle minoranze. E ciò in ragione dell’attività di controllo e di indirizzo che la commissione medesima dovrebbe espletare. È allora palese che questi disdicevoli atteggiamenti frustrano lo spirito e la ratio stessa della previsione regolamentare, svilendola e riducendola a lettera morta>>. Chiosa, infine, il presidente: <<In Consiglio comunale il Sindaco Maglione ebbe a dire che certe vicende devono trovare “soluzioni politiche”, senza coinvolgere le Autorità di controllo, che – a suo dire – combinerebbero solo guai. Ebbene, mi chiedo come possa essere possibile trovare “soluzioni politiche” se proprio la politica ripudia i consessi democratici deputati al confronto, al controllo e al conferimento di indirizzi agli organi competenti su temi, quali quelli evidenziati dal presidente del Consiglio consortile cimiteriale uscente, meritevoli della massima attenzione e considerazione. Ad ogni buon conto, ho già convocato una nuova adunanza della Commissione, confidando nel fatto che le pregresse assenze fossero mera conseguenza di una contingente indisponibilità, piuttosto che allergia rispetto ad argomenti invisi alla maggioranza.>> .
In conclusione, a Casavatore come ad Arzano, la trasparenza non è altro che un abito di moda solo in campagna elettorale; dopodiché è sistematicamente dismesso e accantonato nell’album dei ricordi e delle menzogne raccontate per riscuotere consensi e accomodarsi su quelle poltrone, che tuttavia, allo stato, sembrano particolarmente roventi…