Elezioni Europee, Regionali e Amministrative dell’8 e 9 giugno 2024

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PARTITI POLITICI TRA PASSATO E PRESENTE

 

L’art.49 della Costituzione Italiana recita:

Tutti i cittadini hanno diritto di associarsi liberamente in partiti per concorrere con metodo democratico a determinare la politica nazionale.

Con altre parole, i partiti sono associazioni private non riconosciute.Nessuna legge dello Stato li ha mai regolamentati; si sono autoregolamentati e autorganizzati.

Hanno funzionato, anzi sono esistiti, secondo il modesto parte di chi scrive, fino ad un quarto di secolo fa con sezioni nei vari comuni che avevano una rappresentanza nel Consiglio Comunale e ai vari livelli (provinciale, regionale, nazionale).

La politica è- concettualmente- una lotta di classi sociali.

L’altra faccia dei partiti è la legge elettorale della quale facciamo en passant un excursus storico.

Dopo la caduta del fascismo e la nascita della Repubblica Italiana fu approvata la cosiddetta legge proporzionale classica che- con modifiche apportate nel corso degli anni – regolò lo svolgimento delle elezioni politiche italiane fino al 1993 ovvero per quasi cinquant’anni.

Nel 1993 la Legge Mattarella, su impulso dell’iniziativa referendaria a favore del maggioritario, introdusse per la prima volta in Italia un sistema elettorale misto (il 75% dei seggi di Camera e Senato con un sistema maggioritario a turno unico in Collegi Uninominali, mentre il 25% con un meccanismo proporzionale tutt’altro che di immediata comprensione).

L’idea era quella di spingere il sistema politico italiano al bipolarismo.

Nel 1993 finì la “” Prima Repubblica””; entrò sulla scerna Silvio Berlusconi con il Suo “” partito personale””” Forza Italia.

Il “”” Mattarellum”” fu abrogato nell’autunno del 2005 in favore della legge Calderoli, meglio conosciuta come “”” Porcellum “” (a volte ritornano: vedasi legge Calderoli sull’autonomia differenziata!!!). Detta legge fu approvata con i soli voti del centro-destra che introdusse un sistema proporzionale con un premio di maggioranza e senza la possibilità di esprimere le preferenze.

La legge dei nominati a volte lontani dal territorio e catapultati da una parte all’altra del paese!!!

Detta legge “”” il porcellum”” fu – di fatto- promossa (o imposta???) da Berlusconi, allora Presidente del Consiglio che – dopo la sconfitta del centro-destra alle regionali del 2005- temeva di perdere “”” sonoramente”” le politiche del 2006.

Infatti, stante il porcellum, il centro- sinistra con Prodi vinse per appena 20mila voti.

I voti della Campania furono determinanti.

Con il “” porcellum”” e- con i nominati alla carica di Senatore o Deputato –i partiti politici – nel senso classico del termine-a nostro modesto parere sono finiti e diventati “”” Comitati Elettorali”””.

A livello periferico, poi, si sciolgono come neve al sole, appena concluso un turno elettorale.

Poi col Governo Renzi, a seguito di una pronunzia di incostituzionalità di parte della legge Calderoli (il porcellum), abbiamo avuto l’Italicum (dichiarato incostituzionale il ballottaggio), mai applicato e sostituito dal 2017 dal 2017 da un sistema elettorale misto, legge Rosato (ribattezzatoRosatellum).

Detta legge è- secondo la nostra opinione- peggiore delle precedenti perché non consente al cittadino elettorale di esprimere un voto disgiunto fra quota maggioritaria e quota proporzionale.

La diminuzione dei seggi da 630 a 400 alla Camera e da 315 a 200 al Senato, a seguito di referendum, ha accentuato il distacco dei cittadini dalla partecipazione alla politica e all’esercizio del voto.

L’astensione del 40% circa (compresi i voti nulli e annullati) dei cittadini elettori alle ultime elezioni politiche ne è la prova e l’astensione aumenterà.

Quanto sopra indebolisce la democrazia……… e poi???? il distacco dal voto potrebbe sfociare in situazioni più gravi…..

L’8 e 9 giugno prossimi si voterà per il rinnovo del Parlamento Europeo, per qualche Regione, per le Amministrative in molti comuni e a Napoli nord (Casoria, Crispano, Grumo Nevano

Sant’Antimo……)

La politica deve emarginare sovranismo e populismo che sono un vulnus per la democrazia in Italia e in Europa.

 

SEBASTIANO PAOLONE