Dante: il mio inferno

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Napoli. Lunedì 18 Marzo 2024 0re 18:00 sala dei Baroni Castel Nuovo.

Quando l’abbiamo immaginata avevamo ben chiaro lo scopo: fare in modo che i giovani si accostassero con passione alla lettura della Divina Commedia, trovando in essa un contributo fondamentale alla loro crescita umana e spirituale. È nata così questa mostra, che si avvale di due contributi fondamentali, quelli di Franco Nembrini e di Gabriele Dell’Otto, oltre al lavoro di due studenti universitari, Edoardo e Virginia, che ne hanno ideato il percorso.

I commenti e le interpretazioni del prof. Nembrini e le evocative immagini di Dell’Otto costituiscono il filo conduttore di questo itinerario, che offriamo ad ogni visitatore. Si tratta di stare davanti ai versi dell’Inferno di Dante con le proprie domande esistenziali aperte, alla ricerca di un senso pieno per la vita. In questo modo Dante diventa profeta di speranza, cioè un interlocutore credibile e contemporaneo, capace con le sue parole e i suoi esempi concreti di porci di fronte al nostro desiderio di felicità, per affrontare con speranza e coraggio il “nostro inferno”.

Tuttavia la vera novità di questa mostra è rappresentata dalle sue guide: ragazzi del Triennio delle scuole Secondarie di secondo grado, grazie all’attività dei PCTO (Percorsi per le competenze trasversali e per l’orientamento), vengono formati sui contenuti della mostra, per poterla presentare ai propri compagni di scuola. Il lavoro di questi ragazzi, fatto di lezioni, approfondimenti e tanto studio personale, viene offerto ai coetanei con passione e soprattutto tramite un dialogo intimo e personale con Dante.

Perché come scrive Franco Nembrini: ”Vale la pena fare la fatica di leggere Dante? Vale la pena se si parla con Dante, cioè se si entra nella letteratura con le proprie domande, i propri drammi, il proprio interesse per la vita. Allora, improvvisamente, Dante parlerà. Parlerà al nostro cuore, alla nostra intelligenza, al nostro desiderio; ed è un dialogo che una volta cominciato non finirà più”.

La mostra, di oltre 500 metri quadrati è allestita nella suggestiva location di Bastione delle Maddalene nei pressi di Porta Vescovo a Verona.

Scendendo tunnel e cunicoli del bastione, il visitatore attraverserà l’Inferno dantesco immerso in un percorso multisensoriale fatto di proiezioni d’immagini, video e suoni.

Parte integrante dell’esposizione è, in esclusiva per Verona, l’opera “El Dante”, una raffigurazione di Dante e Beatrice realizzata dallo scultore Adelfo Galli.