Giancarlo Vinci ad Arzano

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Giancarlo Vinci ad Arzano nessuno lo ha dimenticato. E lui non ha mai dimenticato Arzano e l’Arzanese. “Come potrei dimenticare Arzano? Qui ho vissuto i tre anni più belli della mia carriera di calciatore. Soddisfazioni ne ho avute tante. Ma il triennio con la squadra biancoceleste rimane per me il periodo più bello della mia carriera”

Riavvolgiamo il nastro della memoria. Partiamo dal principio.
“Cominciamo allora da quando ero piccolissimo. Sono nato a Casoria, il mio papà era il sindaco. Fu lui a far costruire lo stadio San Mauro. Il che vuol dire che a prescindere da tutto ho il calcio nel mio dna. E’ ovvio che con queste premesse sin da piccolo sono stato un grande appassionato di calcio. Ricordo che ad 8 anni già non perdevo una partita del Casoria. Poi crescendo la mia voglia di calcio mi ha portato in campo. Ovviamente sin da piccolissimo giocavo a calcio. All’epoca ricordo che non c’erano le scuole calcio di adesso. Per giocare bisognava fare un provino ed essere tesserati da qualche società. La mia prima squadra fu il Guidoremi, una squadretta di Casoria. Non avevo un fisico straordinario, ma in compenso avevo un tiro molto potente, ed ero bravo di testa. A 14 anni fui tesserato dal Sorrento. Ma lì non andò benissimo. A 18 anni andai a Succivo assieme a mio fratello Luciano. C’era il tecnico Rovani, ma poi venne Franco Villa, una grande bella persona. Il Kaiser con lui sono migliorato anche fisicamente”.

Il “Kaiser” Villa fu l’uomo della svolta…
“Si. Il tutto per altro avvenne in modo singolare. Il tutto avvenne grazie ad un torneo dei Bar ad Arzano. Proprio così, avete letto bene. Un torneo dei bar. Una volta erano tornei molto sentiti. Il Bar 2000 vinse il Torneo. Era quella una squadra fortissia, messa su da Tonino Simonetti. In pratica era un blocco del Succivo con Villa allenatore. Simonetti portò giocatori molto forti come Trabucco, Di Marzio, Rossetti D’Urso ed altri ancora. Vincemmo dando spettacolo. Franco Villa fu chiamato ad allenare l’Arzanese, ed io e tanti altri lo seguimmo”.

Qui comincia l’avventura in biancoleste…
“Furono tre anni straordinari. Al terzo anno l’apoteosi. Nel 1980 vincemmo il campionato e per la prima volta l’Arzanese approdò in serie D. Ho ricordi straordinari di questo periodo. Ho vinto altri campionati nella mia carriera, Con il Gladiator, con la Battipagliese , con l’Afragolese ho giocato anche tra i professionisti. Un calcio vero e bello. Alla fine ho chiuso coronando il sogno che avevo da bambino, giocando con la maglia del Casoria. Ed anche lì ho vinto un campionato, quello di prima categoria. Anche quella fu una gioia molto intensa. Ma a distanza di anni ancora oggi il periodo che ricordo più volentieri è quello di Arzano. Magari solo perché ero giovane, ed i ricordi della gioventù sono sempre i più belli. Ma a distanza ormai di più di 40 anni l’Arzanese mi è rimasta nel cuore”