Voci di penna Marzo 2024

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Voci di penna 2024
Voci di penna 2024

Oggi anche l’arte è diventata strumento di spettacolarizzazione per altre tematiche.La musica è una forma d’arte completa che stimola la nostra immaginazione e ci porta a riflessioni e crea empatia rendendoci partecipi di un’emozione.Eppure ancora una volta si perde di vista questo obbiettivo per concentrarsi su differenze banali tipo il vecchio Nord e Sud oppure che voler omaggiare una persona scomparsa sia una tattica per aggiudicarsi una vittoria, o ancora che una donna debba esibire il suo corpo per avvalorare le sue parole.La musica di oggi è orecchiabile, immediata ma ha perso molto.I testi sono scarni e sono pieni di frenesia perché bisogna far presto anche ad afferrare il ritornello.

La vecchia guardia dimostra ancora che può resistere e rimane valida alternativa ad un mondo basato solo sulla tendenza.L’esperienza e la commozione di un ragazzo che viene incitato a sogna re e non demordere ; oppure l’inno alla femminilità, all’essere donna in tutte le sue forme e la sua evoluzione in ogni tempo;o ancora, l’ammissione di aver vissuto una vita magari “spericolata” ma avere ancora la forza di guardarsi allo specchio e amarsi per ciò che si è , i nuovi “talenti” questi non sanno proprio farlo pur avendo più mezzi, più spazio, più in termini di immagini e finiscono per piegare l’arte alla logica del mercato che li circonda svendendo non solo se stessi ma anche il dono,ammesso  vi sia, che gli è stato fornito.

Potrebbero usare la loro voce perdire seriamente cosa non vae andrebbe cambiato e invece si fanno incerottare la bocca e lo spiritoda chiscrive per loro “canzonette” svilendo quello che per altri è un sogno per cui battersi, a cui tendere ancora.Tutto va meritato e i premi andrebbero dati come riconoscimento di uno sforzo.Oggi anche questo è cambiato, la vittoria va allo show migliore, all’eccesso e alla spendibilità di un prodotto e mentre canticchio sulla “Noia” di tutto questo, dentro di me risuona la frase “show must go on”