Casavatore. Una giornata in ricordo delle vittime della mafia.

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Una intensa giornata nazionale della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime della mafie, quella tenutasi presso l’Aula Consiliare del Comune di Casavatore. Ospite d’eccezione il giudice Alberto Maria Picardi consigliere della Sezione Penale della Corte d’Appello di Napoli. L’incontro a cui hanno partecipato giovani studenti degli istituti scolastici della Nicola Romeo e della Antonio De Curtis  prevedeva anche la premiazione di alcune classi che si sono distinte realizzando alcuni lavori grafici, tradotti in due manifesti, che poi sono stati anche affissi sul territorio comunale della cittadina alle porte di Napoli. Ad aprire la manifestazione, coordinata da Giuseppe Lettieri dell’Ufficio Pubblica Istruzione, è stato il sindaco Luigi Maglione. Nel suo messaggio ai ragazzi, nel ricordare che per motivi tecnici, l’evento si è tenuto il 22 Marzo anziché il 21 come previsto da calendario nazionale, ci ha tenuto a ribadire di come questo impegno non debba esser relegato ad un solo giorno, e che la festa della legalità deve esser tutti i giorni. Ha poi anche ricordato come Casavatore nella giornata della memoria delle vittime entri a pieno titolo, purtroppo, avendo pagato un grande e gravissimo tributo, con il barbaro assassinio di Dario Scherillo, vittima innocente di Camorra. Anche l’assessore alla Pubblica Istruzione e Cultura Elsa Picaro, ha sottolineato come sia fondamentale l’impegno della scuola ad esser sempre attiva su questi temi attraverso una azione di sensibilizzazione, e nel contempo anche l’azione amministrativa debba sempre incentivare e proporre simili iniziative per diffondere messaggi di legalità e valori positivi. Il giudice ha poi portato la sua esperienza di figlio del territorio, che ha frequentato le stesse scuole e gli stessi luoghi, quando era ragazzino e che ora frequentano gli studenti che sono lì ad ascoltarlo. Ha parlato del bullismo, che è sempre esistito, e di prevaricazioni. Di come si vive in un territorio dove il malaffare si aggira anche negli atteggiamenti. Ha sottolineato di come la camorra spesso approfitta dell’ignoranza, quando un diritto dovuto ad un singolo, viene elargito dal potente di turno. Ha incitato quindi i ragazzi a studiare, perché lo studio salva, mentre purtroppo l’ignoranza è uno dei pilastri fondamentali su cui si poggiano i clan del malaffare. Ha portato la sua testimonianza di magistrato impegnato quotidianamente nella lotto contro le mafie e il malaffare. Al termine premiati i lavori della III A della De Curtis e della terza A della Romeo, e menzione anche per cinque ragazzi della III C della De Curtis. Per loro un biglietto d’ingresso al cinema, e la targa per la classe. Agli studenti anche la distribuzione del romanzo “Il giglio grigio” di Silvana Giusto. Presenti in sala, oltre ai docenti delle due scuole,  il dirigente scolastico della De Curtis Giuliano Mango. Per le forze dell’ordine il luogotenente Marco Puledda comandante della Stazione Carabinieri di Casavatore ed il capitano Valentina Bianchin, comandante della Compagnia Carabinieri di Casoria.