Arzano, Il presidente del consiglio comunale Daniela D’Angelo traccia il bilancio dei tre anni di governo.

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La politica vive un momento delicato. Non solo ad Arzano ma ovunque. Mancano risorse, mancano dipendenti comunali, c’è molta confusione in giro. Diciamo la verità manca soprattutto l’esperienza politica, prima c’erano i partiti che erano palestre di vita, oggi non c’è proprio nulla. Una chiacchierata con la presidente del consiglio comunale Daniela D’Angelo per capire come vive l’apparato politico in città. Lei è medico e sa bene come curare il malato. Ma in questa città come sta curando i problemi dei cittadini?

Condivido quanto lei afferma nelle sue premesse ma ritengo doveroso affrontare due questioni separatamente. Le carenze che questa amministrazione ha ereditato al momento dell’insediamento in termini di risorse sia umane che economiche ormai sono note a tutti ma su questo ci abbiamo lavorato e ci stiamo ancora lavorando e rappresentano quel gap da colmare per raggiungere lo stato di “normalità” di cui tutti gli amministratori dovrebbero poter usufruire nel momento in cui si accingono a governare una cittadina come la nostra. Nel nostro caso non è stato così, in parte ce lo aspettavamo, e seppur con grande difficoltà abbiamo e stiamo gestendo la situazione. Approfitto infatti per ringraziare gli amministratori, i dirigenti e i dipendenti che si sono sacrificati in questi tre anni per riportare ordine nei conti del Comune di Arzano e per colmare le carenze di personale di cui abbiamo sofferto e tuttora soffriamo. Per quanto riguarda le carenze sul piano politico, caro direttore, la politica arzanese ormai da anni appare frastagliata, troppo spesso abbiamo visto il fiorire di piccoli “partiti” che di volta in volta hanno messo in piedi cartelli elettorali senza una reale comunione di intenti, oggi addirittura assistiamo ad un processo diatomizzazione in cui si vedono singoli soggetti andare tutti insieme appassionatamente alle elezioni per poi farsi la guerra subito dopo perché nessuno vuole rinunciare alla propria visibilità per non dire ai propri interessi. In quest’ottica mi spiego l’assenza di molti partiti, che indica assenza di valori e di intenti ben definiti, e la scarsa attrattività di quelli presenti sul territorio. Altre conseguenze di questa triste situazione sono: la mancanza di continuità amministrativa e di conseguenza la perdita di credibilità nonché la mancata capacità di esprimere un rappresentante istituzionale in sede provinciale, regionale e nazionale. Lo stesso Senatore Franco Silvestro, che tutti ringraziamo per il contributo alla realizzazione del nuovo campo sportivo e che ha origini arzanesi, non può certo dire di aver trovato il suo principale consenso nella sua città natale. Ma arriviamo alla domanda che lei mi ha posto, e le rispondo che da sola non sto curando niente e sarebbe assurdo pensare che io possa farlo, ma posso dire di far parte di una squadra che con spirito di sacrificio, lungimiranza e determinazione sta facendo un grande lavoro di riqualificazione di una città intera.

Presidente, l’opposizione mette in discussione la trasparenza e che gli atti del consiglio non sono stati messi a disposizione nei termini di legge. Che iconsiglieri di opposizione chiedono che meritano lo stesso trattamento dei consiglieri di maggioranza, non può e non deve esserci disparità. Vi accusano, poi che il vostro comportamento definita dai consiglieri di opposizione come il presidente della maggioranza, che non svolge il suo ruolo di essere «super partes», che utilizza un vistoso trattamento differenziato a discapito dei consiglieri comunali di opposizione.

Come più volte ho detto sono onorata di presiedere questo Consiglio Comunale composto da Consiglieri che reputo tutti di altissimo livello senza distinzione tra maggioranza e minoranza, e chiaramente mi lasciano perplessa e sorpresa questi tipi di polemiche che vanno avanti ormai da tre anni ma che non hanno alcun tipo di fondamento. Come lei ben sa, e come sanno bene i consiglieri di opposizione, qualcuno anche particolarmente esperto, in quanto ha già rivestito questo ruolo, il mio compito è quello di dirigere i lavori del consiglio, garantendo il rispetto del Regolamento.Fatta questa premessa è noto a tutti che, salvo per i tempi di intervento, per i quali sono sempre molto “elastica”, non si è mai verificata una violazione del Regolamento e d’altra parte nonostante le numerose invocazioni all’intervento del Prefetto, al momento non ho ricevuto alcuna diffida da parte della prefettura. Inoltre, ci tengo a precisare anche in questa sede, che al fine di agevolare la consultazione degli atti del Consiglio, sin dal primo giorno ho dato disposizioneagli uffici di provvedere ad inviare gli atti nei tempi previsti dal Regolamento, via pec. Cerchiamo di mettere i Consiglieri nelle migliori condizioni per svolgere il proprio mandato però ognuno deve fare la sua parte, per cui mi sento di respingere la mittente qualunque accusa di mancanza di trasparenza e violazioni del Regolamento e invito tutti coloro che lamentano  ad essere più presenti e propositivi. È impensabile poter fare il Consigliere Comunale, sia esso di maggioranza o opposizione, comodamente seduti dietro le scrivanie dei propri uffici.

Cosa ne pensi sui i debiti fuori bilancio. Una marea di provvedimenti ben 73, tre soggetti dovevano avere 150 mila euro, ma non c’era una sentenza favorevole.  Ma qual è stato il motivo per deliberare tutti questi provvedimenti in un comune come Arzano che è in pre-dissesto.

La questione dei debiti fuori bilancio, così come moltissime altre questioni spinose, è prevalentemente stata ereditata, ed è uno dei motivi che ha portato al pre-dissesto. I debiti fuori bilancio sono stati quasi tutti generati molti anni prima che noi ci insediassimo e forse qualcuno che ci ha preceduto avrebbe già dovuto approvarli. Per cui al contrario di quanto vogliono far credere, per rispettare il piano di riequilibrio è fondamentale approvare i debiti fuori bilancio. Dovremmo piuttosto chiedere a chi ci ha preceduto, come mai non li ha affrontati nei modi e nei tempi più opportuni.Inoltre, voglio precisare a chi troppo spesso minaccia di “mandare le carte alla corte die conti” che non si scomodasse perché questo passaggio è fatto regolarmente dagli uffici comunali: noi ci assumiamo le nostre responsabilità e sono sicura che eventuali “irresponsabilità” verranno a galla.

 

Arzano è una città complicatissima, piena di problemi sociali e non . Las politica attuale non riesce ancora a prendere le misure per trovare soluzioni. Ma perché?

Questa volta non sono d’accordo con la sua premessa, Arzano non è una città più complicata di altre, i problemi a cui lei fa riferimento sono presenti in quasi tutti i comuni limitrofi. Non sono neanche d’accordo nel generalizzare sulle questioni, perché è chiaro che l’amministrazione attuale non aveva la bacchetta magica per risolvere in soli 3 anni tutti i problemi che abbiamo trovato ma con un piccolo sforzo di memoria e di onestà intellettuale non sarà difficile riconoscere i risultati che abbiamo ottenuto. Per chi avesse poca memoria farò alcuni esempi: sono state riattivate 3 linee di autobus, è stata riqualificata la villa comunale con l’apertura dello chalet e l’istallazione dell’area giochi e dell’area fitness, sono state istallate le telecamere per la videosorveglianza, restituito alla collettività il bene confiscato di via compagna, è stato riaperto il centro per la terza età, sono stati ripristinati i soggiorni estivi per anziani e adolescenti, migliorato il servizio mensa scolastica, sono stati erogati i buoni libro e le cedole librarie ne tempi idonei, è stata abbattuta la tela di penelope e avviati i lavori per la nuova casa comunale, sono stati avviati i lavori per la casa di comunità, ripristinata la legalità riguardo l’occupazione abusiva delle case popolari, sono stati stabilizzati gli LSU, assunti quasi 30 nuovi dipendenti devo continuare? Sono tutti obiettivi già raggiunti o in fase di raggiungimento evidenti a tutti. Senza dimentica l’inizio dei lavori dell’ospedale di comunità inaugurati alcuni mesi fa in presenza del governatore della regione De Luca.

 

Tre anni di governo, lei è stata la più votata può dare un voto a questa maggioranza?

Per tutto quello che ho detto prima non posso che dare un voto molto positivo a questa maggioranza perché nonostante le difficoltà dettate da un ente completamente destrutturato e impoverito, nonostante le critiche, nonostante i tentativi di creare malumori e spaccature ha mantenuto la stabilità e siamo tutti consapevoli che il primo e più importante obiettivo da raggiungere è quello di portare a termine il mandato e scongiurare un ulteriore scioglimento del consiglio Comunale. Solo attraverso la continuità è possibile raggiungere risultati e recuperare credibilità e importanza nei confronti di altri comuni e di enti sovracomunali.

 

Si avvia a conclusione questa maggioranza, altri due anni cosa promette alla città ?

Innanzitutto lo sforzo sarà di fare sempre meglio e continuare a mantenere questo equilibrio e questa compattezza, questo lo voglio precisare a tutti coloro che si stanno organizzando o addirittura sono già in campagna elettorale, voglio rassicurarli del fatto che hanno ancora un po’ di tempo prima che si vada a nuove elezioni. Questa maggioranza non si avvia a conclusione, anzi ci avviamo alla fase in cui raccoglieremo i frutti di tutto quello che abbiamo seminato e getteremo ulteriori basi per il futuro.

 

Lei si sente presidente di tutto il consiglio comunale?

Direttore io non “mi sento” Presidente, io “sono” la Presidente di tutto il Consiglio Comunale e come tale porterò a termine il mio mandato per i prossimi due anni.