Arzano, Egidio Di Marzo, un calciatore di altri tempi con l’Arzanese è uno dei protagonisti del 1980.

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Il calcio è un qualcosa che ti penetra dentro. E che neanche il passare del tempo riesce a cancellare. Prendete uno come Egidio Di Marzo, ex calciatore dell’Arzanese di Franco Villa. Ormai è arrivato a 72. Ma la sua passione per il calcio non è certamente sparita. Anzi.
“ E come potrebbe sparire dentro di me una passione così grande, Fin da piccolo il mio amore per il calcio è stato un elemento fondamentale della mia vita. Nonostante mio padre non accettasse che giocassi a calcio, il mio desiderio di giocare era più forte di tutto. Passavo ore a calciare il pallone e, per non separarmene mai, dormivo con esso nel letto. Questa passione mi ha accompagnato sin da quando ero bambino e mi ha spinto a intraprendere una carriera da calciatore, per poi diventare allenatore e trasmettere questa stessa passione ai giovani”.
C’è un ricordo che rende l’idea: “Quando ero nelle giovanili della Casertana, e parlo di quando ero proprio un ragazzino con la mia Graziella (ndr: una bicicletta pieghevole, neanche una bici da corsa) mi facevo tutti i giorni 30 km, tra andata e ritorno, per andare a fare allenamento. Come vi ho detto mio padre non voleva che giocassi a calcio, quindi l’idea che potesse accompagnarmi non lo sfiorava nemmeno. Quindi io prendevo la mia bici, e con qualsiasi tempo andavo al campo per fare allenamento. Questa è una che mi ha formato il carattere, ma vi posso garantire che era tutt’altro che una cosa piacevole”.
La Graziella è stata la compagna dei suoi inizi. Una cosa terribile, anche se adesso a ripensarci è solo motivo di orgoglio. Una carriera che ha visto il suo punto più alto ad Arzano.
“L’esperienza più emozionante della mia carriera da calciatore è stata sicuramente quella di giocare ad Arzano con l’Arzanese di Franco Villa. Villa volle un blocco del Succivo: D’Orso, Trabucco, Vinci, Rossetti , Di Marzo. Ho vissuto tre anni stupendi ad Arzano. Nel 1977/78, secondo posto a un punto dall’ Ercolanese, il secondo anno fu bellissimo sempre nelle prime posizioni, il terzo anno ritorno Franco Villa e vincemmo il campionato e gli spareggi ad Avellino con Casoria e Sangiuseppese. Approdammo in serie D, noi e il Casoria. Fu un momento indimenticabile. Nonostante si trattasse di partite di Promozione, ho avuto l’onore di giocare davanti a ben 3000/4000 persone. La passione e l’entusiasmo di quel pubblico hanno reso quel momento indimenticabile e hanno dimostrato quanto il calcio possa emozionare, anche nelle categorie più basse. Arzano è stata la mia vita”.
Appese le scarpette al muro Di Marzo ha iniziato a fare l’allenatore
“Ripeto, per me il calcio è passione. Mi sono sempre divertito. A San Prisco, Junior Serie Regionale – Squadra satellite della Fiorentina, Campione Regionale e 3° posto in Italia è stato il momento più alto. Poi ho allenato un paio di anni in Promozione. Nel 2006 ho vinto a Santa Maria a Vico il campionato di Seconda Categoria. Ma è stato coi giovani che mi sono divertito di più”.
E adesso?
“Adesso appena posso sono su un campo a vedere una partita. Il calcio è sempre la mia vita”.

Nella foto: Di Marzo correva come una Ferrari nello stadio Sabatino De Rosa che ogni domenica era gremito. altri tempi altre storie.