Napoli, Una morte assurda per Alessando Barbato : La sua famiglia ha compiuto una scelta di straordinaria generosità: autorizzare la donazione degli organi.

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Un giovane che se ne va. Un addio doloroso per Alessandro Barbato, appena diciottenne, ha colpito profondamente la sua famiglia, gli amici e l’intera Sezione arbitri di Napoli guidata dal presidente Paolo Gregoroni (che segue con passione e determinazione tutti i suoi ragazzi alle prime armi), dove era cresciuto dimostrando passione, correttezza e amore per lo sport.

Una chiesa gremita, quanti amici, colleghi arbitri della sezione di Napoli. Un silenzio, una morte assurda. Un ragazzo pieno di vita, sogni e impegno, la cui storia avrebbe dovuto essere ancora tutta da scrivere. Eppure, in un momento drammatico e inaspettato, la sua famiglia ha compiuto una scelta di straordinaria generosità: autorizzare la donazione degli organi.

Grazie a questa decisione, Alessandro ha salvato la vita di ben quindici persone. Ognuna di esse oggi porta con sé una parte di lui, un battito, un respiro, una possibilità in più.
In una tragedia che avrebbe potuto lasciare solo silenzio, è nata una melodia di speranza: quindici vite che continuano a camminare, correre, amare, grazie al dono di un ragazzo che amava lo sport e la vita. La sua ultima “partita” non si è giocata su un terreno di calcio, ma in un ospedale. E si è conclusa con una vittoria: la vittoria della vita sulla morte.

La storia di Alessandro ricorda a tutti noi che, anche nei momenti più bui, è possibile accendere una luce. Che un addio può trasformarsi in un inizio. E che la vita, a volte, trova strade inaspettate per continuare.

Anche l’Aia in testa il presidente Antonio Zappi insieme al suo Comitato Nazionale hanno espresso profonda gratitudine e sincera ammirazione per un gesto tanto nobile.
(Foto Fonte AIA)