(Giusy Cirillo) Il 15 agosto evoca per molti un periodo medio lungo di vacanza sia mentale,che lavorativa e spirituale. É celebrato, per citarne solo alcuni particolari esempi,dal Cinema, nei film:“Il sorpasso”, “Quelle strane occasioni”, “Un sacco bello”, “Pranzo di Ferragosto”, dalla Letteratura, attraverso gli scritti: “Scherzi di Ferragosto”, “Notte di Ferragosto”, dalla Musica: “Per la Vergin pia di mezz’agosto!”(Pagliacci), “Ferragosto Hate”, dalla Tradizione Culinaria Regionale, che di certo non può mancare: “Gelu de muluna” (Sicilia), “Pollo coi peperoni” (Roma), “Ciambelle dolci all’anice” (Appennino tosco-emiliano) e per noi Partenopei la scelta menu è molto variegata, infatti, si spazia da “Spaghetti alle vongole”, “Frittura di paranza”, “Insalata di polpo”, non può mancare, la signora “Parmigiana di melanzane” e, per concludere, dolci tipici “Sfogliatella”,“Babà”, poi“Anguria” fresca.
Molte sono anche le sfilate o processioni a tema religioso che si susseguono nelle piazze o vicoli delle città, regalando momenti di profonda spiritualità e/o giocosa ilarità, accompagnata da spettacoli pirotecnici, gite fuori porta verso località di mare, dove in spiaggia si organizzano falò o localitàmontane.
Qual è la sua origine e quanti, quali i suoi molteplici significati nel corso dei secoli?Per quanto attiene alla sua etimologia, il processo di evoluzione è davvero affascinante. Il termine deriva dalla locuzione latina “Feriae Augusti”(trad. Ferie di Augusto, lett. “riposo di Augusto”). Nel calendario romano, a partire dall’anno 8 a.C. il mese “sextilis”,ossia il sesto mese dell’anno, ché comincia da “martius”, muta il proprio nome in “augustus”, così deciso dal Senato di Roma per celebrare il trionfo dell’imperatore su Antonio e Cleopatra, verificatosi nei giorni dal 12 al 15dell’anno 30 a. C., durante i quali (giorni) si svolgono in tutto l’impero vari festeggiamenti, tra cui si dà grande importanza alle corse di cavalli, tradizione immutata nei secoli, si pensi al Palio di Siena (il 16 agosto). Ci si domanda, perché Palio, da “pallium”, che indica il drappo di stoffa finemente decorata anche con fili d’oro e di argento, che nell’Antica Roma si consegna come meritato premio al vincitore delle corse di cavalli.Secondo altra fonte, la locuzione indicherebbe una festività, forse istituita da Augusto nel 18 a.C., che cade il 1° agosto e si unisce ad altre festività già riconosciute in questo mese quali, “Vinalia rustica”, “Nemoralia”(dal 13 al 15 agosto, dedicati al culto di Diana),finalizzate alla realizzazione di un periodo di riposo e di festeggiamenti, che trae origine dalla tradizione dei “Consualia”, dedicate a Conso, dio della terra e della fertilità, indicante feste che ricordano la conclusione dei lavori nei campi.
In epoca medievale e umanistico-rinascimentale, la festa ancora viene dedicata al riposo, ma, al contempo, indica anche gli auguri (“Bonas ferias augustales”)che i lavoratori porgono ai propri padroni da cui ottengono una mancia.
In campo religioso, la Chiesa cattolica, a partire dal VII secolo, opera una piccola rivoluzione, in quanto Papa Sergio I indica il 15 agosto quale data per l’Assunzione in cielo della Vergine Maria. Pertanto, si assiste ad una singolare sovrapposizione tra la festività pagana e religiosa, in quanto la festa viene spostata dal 1°al 15 agosto dalla Chiesa cattolica.
Ancora oggi il 15 agosto, pur conservando il medesimo nome di Ferragosto, indica la festa della commemorazione dell’Assunzione al cielo di Maria con anima e corpo.
Fonte della Foto: Treccani.