Salve dottor Muto, la ringrazio pe la sua disponibilità, mi dica un po’ di sé e della sua scelta di candidarsi per le elezioni sindacali di Casavatore dell’anno 2025.
Salve a tutti, io sono un direttore sanitario, medico e specialistico di igiene e medicina legale. Ho diretto gli otto ospedali dell’Asl Napoli 3 Sud e, dunque, sono stato a contatto diretto con le utenze a tal punto da maturare l’idea di poter fare qualcosa in più per il mio territorio, per il quale in passato ho già ricoperto il ruolo di sindaco. Casavatore è un comune cuscinetto, conosciuto come il primo comune d’Europa ad alta densità abitativa per la grande opera di cementificazione a cui è stato sottoposto, motivo per cui sento realmente il bisogno di difendere la minima possibilità di vivibilità che rimane al nostro territorio. Sono stato per tredici anni Presidente di commissione Invalidi Civili, collaborando strettamente con don Patriciello e vivendo al suo fianco l’enorme bisogno sociale. Il nostro comune vive la negatività della città metropolitana, i miei stessi nipoti, che io prendo ad esempio, desiderano trasferirsi nei grandi centri urbani per sfuggire alle problematiche e ai bisogni del nostro territorio. Tale desiderio di fuga dei giovani ha acceso in me la preoccupazione di dovermi impegnare a migliorare le sorti della città nella quale siamo cresciuti.
Con la sua candidatura lei rappresenta il partito di estrema destra dei Fratelli d’Italia, per quale motivo ritiene che la politica promossa dal suo partito d’appartenenza sia ideale per la città di Casavatore?
Il mio legame con il partito dei Fratelli d’Italia mi ha permesso di costatare che esso ha, da lungo tempo, dimostrato la sua capacità di essere al centro del sistema politico italiano nel suo rispecchiare i bisogni dei cittadini. Ho trovato grosso riscontro presso il partito che rappresento, ricevendo il supporto di alcuni senatori appartenenti al partito Fratelli d’Italia sensibili alla tematica della desertificazione della socialità nel nostro comune. Le criticità del nostro territorio sono moltissime, aggravate dalle cattive amministrazioni passate. Il territorio è stato dilaniato, gli insediamenti scolastici e di formazione professionale sono stati abbandonati, lo stesso Hospice di Casavatore, struttura sorta per ospitare i malati terminali, di cui io sono stato uno dei maggiori promotori e che, per tal motivo, ha rappresentato per diverso tempo il mio fiore all’occhiello, ha dovuto soccombere al fallimento. Casavatore manca di ambulatori e possiede una scarsissima rete di collegamenti, tale da costringere i cittadini a riversarsi negli ospedali dei paesi limitrofi. La nostra è una popolazione longeva, ma malata perché manca della possibilità di curarsi e ancor prima di fare prevenzione a causa dell’estrema inaccessibilità a questa.
A proposito di criticità. Che ruolo avranno i cittadini durante il suo mandato?
Il mio lavoro mi porta a stare a stretto contatto con i cittadini, ad ascoltare e soddisfare le loro esigenze. Sono stato per sette anni giudice non togato per il tribunale di sorveglianza a Napoli e ho ascoltato i drammi dei detenuti, soffrendo della loro condizione. Il nostro sistema soffre l’avvento di quella che sarà una sempre maggiore privatizzazione dello stato sociale della sanità che pochi possono permettersi. La mia battaglia sociale, dunque, sarà quella di garantire ai cittadini una buona qualità di vita a livello sanitario e sociale.
Quali obiettivi si è prefissato di raggiungere con il suo mandato?
Il principale obiettivo del nostro programma è la sicurezza delle strade, il potenziamento delle infrastrutture. La smodata crescita degli insediamenti abitativi ha reso insoddisfacente anche la produzione del nostro acquedotto. La stazione di pompaggio presente a Casavatore non è sufficiente a soddisfare la richiesta idrica dei cittadini, per cui uno dei miei obiettivi sarà sicuramente quello di potenziare la rete idrica. Dal punto di vista sanitario il mio sogno sarebbe quello di dotare la città di almeno un centro riabilitativo. I centri privati accreditati hanno tempi di attesa lunghissimi a causa dei quali i pazienti passano diverso tempo ammalati e senza avere nessuna prospettiva di cura, per cui il mio obiettivo sarà quello di arginare questa problematica con l’aiuto del governo e dei nostri concittadini.
Come pensa di trovare le risorse?
Per il raggruppamento delle risorse è necessaria la partecipazione attiva dei cittadini consapevoli che fondi verranno impiegati per la realizzazione di servizi destinati alla loro tutela. Io non miro a trasformare Casavatore nella “Svizzera del Sud”, come simpaticamente qualcuno ha osato schernirla, ma punto quantomeno a renderla una città a misura d’uomo, vivibile e fruibile da tutti.
Perché i cittadini di Casavatore dovrebbero votarla?
Perché io sono anzitutto un cittadino di Casavatore, vivo sulla mia pelle il disastro di quella che è stata una scellerata gestione della cosa pubblica da parte dei suo precedenti amministratori. Oggi siamo giunti ad un punto di rottura, bisogna cambiare marcia e credo e spero che i cittadini di Casavatore siano pronti a farlo tanto quanto lo siamo noi.
Bene, dottore, nel ringraziarla per la disponibilità mostrata, auspico che le sue battaglie politiche portino i frutti sperati e che in tanti seguano il suo esempio di dedizione alla tutela della salute dei cittadini.
Di Alessandra Capasso.
MENSILE POLITICO-CULTURALE PER I COMUNI A NORD DI NAPOLI - FONDATO NEL 1984