Salve dott. Marino e grazie per aver accettato di sottoporsi alla mia intervista, mi dica un po’ di lei e della sua scelta di candidarsi.
Salve e grazie a lei, la mia candidatura riflette in primo luogo il desiderio di soddisfare le mie esigenze di cittadino di Casavatore, scendere tra la gente e confrontarmi con essa per realizzare una politica che sia a misura del cittadino.
Casavatore vive una condizione politica abbastanza complessa, come crede che bisogni agire per ristabilire l’ordine?
Durante la mia precedente esperienza da sindaco di Casavatore ho potuto appurare la latitanza della politica locale. Per me fare politica non significa fare vane promesse per conquistarsi la sede sindacale, quanto, piuttosto, agire nel rispetto della fiducia riposta dai cittadini che hanno concesso il loro voto credendo nel progetto. A Casavatore mancano i servizi principali e ciò è in buona parte da imputare alla politica erronea degli anni precedenti.
In che modo crede di poter comunicare ai giovani e di permettere loro di partecipare attivamente alla vita pubblica?
La mia personale esperienza mi porta ad osservare che i giovani d’oggi sono sfiduciati dalla politica perché riconoscono di essere inascoltati. Conosco tanti di essi che vorrebbero avvicinarsene, ma ai quali lo stesso sistema politico ha tarpato le ali, costringendo loro a maturare un sentimento di vergogna nei confronti del paese nel quale sono cresciuti. La città di Casavatore è motivo di vergogna per i suoi abitanti a causa delle sue numerosissime comparse in cronaca nera, ma ciò può essere cambiato qualora la politica smettesse di decidere per i cittadini e accettasse di far emergere coloro che realmente sono intenzionati a cambiare le cose.
In che modo la coalizione a cui appartiene intende fare la differenza?
La potenza della mia coalizione risiede nel fatto che essa unifica il gruppo di coloro che mi sono stati accanto durante il mio precedente mandato e che, dunque, conoscono le problematiche della città e una squadra, totalmente nuova, di persone cariche di entusiasmo che io avrei desiderato avere al mio fianco negli anni precedenti. Io sono fermamente convinto del fatto che la mia è una squadra forte che non necessita di rodaggio perché conosce perfettamente le condizioni nelle quali riversa la nostra città ed è, per tal motivo, intenzionata a cambiarle ripartendo esattamente da dove l’avevamo lasciata negli anni precedenti alla fine della mia candidatura.
Secondo lei, quali sono i punti migliorabili e cosa dovrà essere fatto durante il suo mandato?
Io ritengo che grande attenzione debba essere riservata alla socialità. È necessario migliorare le condizioni delle scuole, le strutture sportive, la sanità, i trasporti, la videosorveglianza. Casavatore è una città che possiede strutture dell’Asl prive di ambulatori, tali da costringere gli abitanti a spostarsi in altri comuni per ricevere assistenza sanitaria. Similmente, la città è stata il primo comune ad ottenere la videosorveglianza per la quale io stesso ero in procinto di presentare il regolamento in un momento in cui è stata messa fine al mio mandato.
Qual è il progetto a cui tiene maggiormente?
A Casavatore è in costruzione una nuova scuola che potrebbe rappresentare un risorgimento della città nell’ambito sociale. Mi auguro che la scuola sia frequentata da studenti provenienti da comuni limitrofi di modo da annullare la marginalizzazione della nostra città. Stavolta sarà Casavatore ad alzare la voce e gli altri comuni ad associarsi.
Quali speranze nutre per Casavatore?
La mia speranza è quella di poter realizzare almeno pochi dei punti prefissati nel nostro programma. Certamente l’attinenza al programma non deve oscurare quelle che sono le reali esigenze del territorio che desidero soddisfare. Ricordo che durante il mio precedente mandato sono stato soprannominato “Il sindaco dei fiori” per la mia particolare attenzione alla tutela degli spazi verdi che per me rappresentano dei luoghi di estrema socialità, ma soprattutto uno strumento di ripristino della condizione di normalità della quale i cittadini di Casavatore sono stati deprivati in virtù di un effimero diletto politico.
Dottor Marino io la ringrazio per essersi esposto rispondendo alle mie domande e le auguro che questa nuova candidatura le consenta di tenere fede alla promessa di agire nel bene dei cittadini e nel rispetto della nobile arte della politica, nonostante i guasti e le storture che in tanti hanno generato in essa.
Di Alessandra Capasso
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