Casavatore, Riceviamo e pubblichiamo le considerazioni svolte dal Dr Mauro Muto circa la campagna elettorale in corso a Casavatore

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Tutti bravi, tutti benintenzionati, tutti depositari della verità assoluta i nostri candidati. Una verità che però assume, paradossalmente, forme e connotazioni diverse a seconda di chi la profferisce. Ma poco importa! Perché il fine ultimo dei cantastorie indigeni non è solo quello di somministrare frottole: sarebbe troppo banale, sterile e, in ultima analisi, inutile. Invero, mentire ad oltranza non serve semplicemente ad alterare la realtà, ma a fare in modo che, sballottati nel mare magnum dell’inganno, nessuno creda più in nulla, poiché quando è complicato distinguere tra verità e menzogna difficilmente si riesce a discernere tra bene e male, tra onesti e guitti. Così politici putativi si mimetizzano, insinuandosi con disarmante semplicità nell’amministrazione cittadina, alla quale accedono dalla porta principale, spalancata inconsapevolmente proprio dai cittadini, i quali – vittime della più subdola sindrome di Stoccolma – finiscono per eleggere i soliti aguzzini quali propri rappresentanti.
Direttamente o indirettamente, i consueti protagonisti della “politica ”nostrana sono nuovamente scesi tutti in campo. Qualcuno ha cambiato casacca, allenatore o preparatore; qualche altro ha puntato sull’alter ego, o sulla più classica testa lignea. E così, come per magia, è apparso il rampollo in luogo dell’angelo del focolare; la marionetta in luogo del puparo; Gargamella in luogo di Birba; la consorte in luogo della consorteria. Restano molti, troppi i personaggi a tal punto privi di idee e ideali da essere talvolta ripudiati, per eccesso di scorno, finanche dai partiti tradizionali, ma sempre pronti a inventarsi la solita lista civica per fondersi con rinnegati, rimasugli e analfabeti funzionali, pur di proseguire nelle loro azioni predilette: abbindolare gli elettori per ricevere i consensi necessari a sbarcare il lunario.
Circostanze che, per chi ignora le dinamiche locali, sembrerebbero inverosimili; ma basta prendere visione degli atti elaborati da organi investigativi terzi e imparziali per avere l’amara conferma di quanto tutto questo sia nient’altro che la mortificante normalità. Negli atti relativi alle vicende che nel 2017 portarono allo scioglimento dell’amministrazione comunale per infiltrazioni camorristiche è scritto che a Casavatore l’ideologia politica, lungi dall’essere una filosofia di vita o un ideale da perseguire per il raggiungimento del benessere della collettività, per molti dei soggetti valutati dalla Commissione ispettiva, è da ritenersi una opportunità e/o fonte di guadagno e benefici da perseguire servendosi della macchina della P.A.; molti di essi risultano essere dei voltagabbana, cambiano casacca a seconda delle circostanze, per cui li ritroviamo sistematicamente ora a sinistra ora a destra, sorretti, inevitabilmente, da elementi delle consorterie criminali, delle quali sono portatori di interessi.
Questo lo scenario di allora; questo lo scenario odierno. Che, tuttavia – accanto ai classici figuri, o ai loro prestanome – propone anche qualche volto nuovo e un po’ di “usato sicuro”. Dunque, una fiammella continua a brillare, donandoci un afflato di speranza e consentendoci di tenere il nostro destino tra le mani. Anzi, di tenerlo in pugno se è vero, come è vero, che a breve ci sarà consegnata una scheda elettorale e una matita, grazie alla quale possiamo ancora plasmare il nostro futuro e quello dei nostri figli, affidando l’amministrazione della nostra città a chi davvero ha le qualità morali e intellettuali per cambiarla, scongiurando di tal guisa che finisca nuovamente tra le grinfie di chi l’ha ridotta nelle attuali miserabili condizioni.
Buon voto a tutti!