ANCORA UN RIPETIORE SULLA TESTA DEI CASAVATORESI
I consiglieri comunali dell’opposizione, Vito Marino, Francesco Napolitano, Giovanni Russo, Elena Alessio, Nadia Sarnataro e Maria Calitri, in data 15.07.2025, hanno depositato un’interrogazione consiliare avente ad oggetto i “rischi per la salute pubblica e ambientale derivanti dalla imminente “Installazione di una Stazione Radio Base di telefonia mobile di Iliad Italia S.p.A. nel comune di Casavatore (NA) alla via Taverna Rossa n° 111”.
Sostengono i Consiglieri di minoranza, che il Comune ha svolto un ruolo meramente passivo nel procedimento, dacché il SUAP non avrebbe coinvolto nel procedimento i dirigenti l’Area Lavori Pubblici e dell’Area Ambiente e Sviluppo pur avendo invitato alla Conferenza di Servizi enti del tutto estranei alla vicenda, quali il Comune di Napoli e la Città Metropolitana. Tant’è vero che quest’ultima si è dichiarata incompetente a deliberare in merito, laddove il Comune di Napoli ha espresso, come prevedibile, parere favorevole poiché la Stazione Radio Base in narrativa è destinata a servire proprio una frazione di tale comune: quella di San Pietro a Patierno. Prova ne è il fatto che il ripetitore assumerà la denominazione di “Napoli Paternum”;
In virtù di quanto precede, gli interroganti hanno chiesto agli assessori competenti ed al sindaco medesimo se e quali siano state le valutazioni urbanistiche e sanitarie preliminari effettuate; se è stata assicurata adeguata pubblicità in favore dei cittadini; quali specifiche analisi di rischio sanitario siano state condotte considerando la particolare vulnerabilità delle categorie di persone (bambini, anziani, soggetti affetti da patologie tumorali) presenti nelle immediate vicinanze dell’impianto (alcune sotto l’impianto stesso); se sia stato redatto un piano di monitoraggio continuo dei livelli di campo elettromagnetico nell’area circostante all’impianto; come l’Amministrazione intenda rassicurare la popolazione sui rischi per la salute; se siano state considerate soluzioni alternative per la localizzazione dell’impianto; quante SRB, ripetitori, antenne e comunque quanti congegni che generano campi elettromagnetici sono presenti sul territorio casavatorese; quali strumenti urbanistici il Comune intenda adottare o abbia già adottato per disciplinare in modo più rigoroso la localizzazione delle SRB, privilegiando la salute pubblica rispetto alla mera logica commerciale di copertura del servizio e connessi ricavi.
Ad oggi tutto tace. Sarà cura di questo periodico informare la cittadinanza circa eventuali sviluppi.(Foto Fonte La Nazione)
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