Emanuela Mingione, classe ‘76. Arzanese di fatto ma non di origine. Vive questo paese da 40 anni, e si sente parte di questo paese anche con le sue mille sfaccettature e contraddizioni, contribuendo con le proprie esperienze ai processi di buone pratiche di cittadinanza attiva. Sul territorio si impegna come un attivista sociale e negli anni con l’associazione dal basso Odv insieme ai volontari dell’associazione e riuscita sempre a fare rete con le altre realtà associative. Promotrice di tanti eventi negli anni e oggi a supporto del Comitato No Cab e rappresentate del coordinamento di Napoli Nord per ANPI.
25 Aprile 2025 Comune di Arzano
Da diversi anni, l’ANPI Napoli Nord. Partecipa alla celebrazione del 25 Aprile nel Comune di Arzano. Quest’ anno in rappresentanza per l’Area Nord, c’è Emanuela antifascista e compagna da sempre. Ci racconta, rispondendo a poche ma significative domande, cosa significa commemorare la Festa della Liberazione.
Perché il 25 aprile rappresenta un giorno di festa e riflessione nel contesto della storia italiana?
Il 25 aprile è un giorno di festa e questo importante anniversario ci dà l’opportunità per fare qualche riflessione su che cosa è stato il nazifascismo, che cosa ha significato essere antifascisti nel secolo scorso e che significato assume oggi. Un momento per ritrovarsi, ricordare, costruire e rinsaldare legami basati su una forte consapevolezza di come è andata la Storia, di cosa sia stato il fascismo e di come le donne e gli
Qual è il ruolo delle associazioni come l’ANPI nel mantenere viva la memoria antifascista e nel contrastare le derive autoritarie?
I GOVERNI ATTUALI propongono soluzioni inefficaci a problemi complessi, attraverso ricette biecamente reazionarie che si presentano come moderate. Si appropriano di parole d’ordine che non sono le loro, modificandone il senso fino a svuotarlo completamente.
… ed infine
Fa parte della “memoria rovesciata” che tentano di costruire e che dobbiamo continuare a combattere. È questo lavoro quotidiano, paziente e spesso invisibile, che fanno le compagne e i compagni che nell’ANPI esprimono la loro militanza antifascista.
Quest’ anno diversamente dalle altre commemorazioni della Giunta Aruta, si è avuta una partecipazione maggiore da parte delle forze politiche locali, di consiglieri sia di maggioranza che di opposizione. Ma la cittadinanza era assente. La comunicazione istituzionale in questo è stata un po’ manchevole di diffusione.
Sono queste le occasioni in cui la partecipazione dell’ANPI è necessaria come supporto alla lotta antifascista e il ricordo della Resistenza devono essere strumenti di impegno costante per difendere la democrazia, i diritti e i valori fondamentali della nostra società, oggi come nel passato. E sulla base di queste poche ma chiare azioni, la nostra proposta è stata di cominciare un percorso condiviso da subito per la trasmissione di questi valori e non solo ricordarli nel giorno della sua celebrazione.