Arzano, Le osservazioni e le opposizioni al PUC

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Il PUC di Arzano adottato il 18/02/2025 dalla giunta con delibera n. 8 è stato pubblicato sul BURC il 24/03/2025. Nel termine di sessanta giorni dalla pubblicazione chiunque può presentare osservazioni e opposizioni al PUC (scadenza il 23 maggio).
Queste osservazioni permettono ai privati di tutelare i propri interessi nel processo di pianificazione urbanistica. Il Comune è tenuto a considerare le osservazioni e, se accolte, a modificare il PUC. È giusto segnalare che le osservazioni e le opposizioni rappresentano i principali strumenti nelle mani dei privati per tutelare e far valere i propri interessi. Rivestono sia una funzione di garanzia che di collaborazione.
Le osservazioni debbano essere ritenute come una forma di civica collaborazione. Tanto è vero che il rigetto delle osservazioni deve essere assistito da una motivazione che sia congrua rispetto agli elementi di fatto e di diritto.
Le opposizioni, invece, spettano solo ai proprietari degli immobili compresi nel piano stesso. Hanno carattere di veri e propri rimedi giuridici.
Considerata l’importanza dello strumento di pianificazione è auspicabile che i cittadini si attivino a presentarle.
Il PUC dovrebbe tutelare l’ambiente e le trasformazioni urbanistiche del territorio. Proprio per questa importanza il PUC proietta le basi per la crescita sociale ed economica di un territorio. Ma per fare questo era necessario il coinvolgimento di tutte le anime di una città. Invece, purtroppo la sindaca e la giunta hanno escluso dal confronto tutti i partecipanti, a partire dalle opposizioni ai tecnici, dal mondo imprenditoriale a quello sociale. Insomma avranno pensato, forse anche su suggerimento di qualche politico influente dietro le quinte, che il PUC deve essere fatto solo dalla maggioranza M5S, Nuove Generazioni e PD.
Il PUC deve essere considerato anche come uno strumento che contiene scelte politiche dell’amministrazione, scelte che non porteranno a nessun beneficio alla collettività.
Un esempio è quello relativo alla cabina primaria. Si poteva individuare in quella zona la realizzazione di un impianto sportivo e un parco a verde, come era stato indicato in alcune bozze in passato, e la cabina forse non avrebbe avuto il seguito che la maggioranza ha intrapreso.
Leggendo i dati del PUC e della VAS e ascoltando quanto detto dal consigliere comunale di opposizione Borreale Salvatore in Consiglio comunale si arriva alla conclusione che il documento è già obsoleto, basato su dati vecchi, come ad esempio i dati statistici dell’Istat (popolazione, suolo consumato, produzione di rifiuti, etc.).
Il PUC non dice nulla sulle istanze di condono edilizio, non c’è un’analisi sui permessi a costruire rilasciati.
Queste omissioni e stime approssimative si riverberano sulla stima del fabbisogno abitativo?
Il PUC alimenta l’eccessivo consumo di suolo in contrasto con gli obiettivi dettati dalle leggi regionali.
Infine c’è la spinosa questione dell’ATS 4, l’area destinata alla cabina elettrica.
Sarà carta straccia anche questo PUC?