di Giovanni Aruta
Una storia infinita: una brutta pagina tutta da scrivere. All’ Inizio di agosto MD è stato chiuso e poi riaperto. Brutta storia vissuta per gli imprenditori che subiscono danni d’immagine per le loro aziende, mentre i Lavoratori sono costretti protestare per mantenere il proprio onesto posto di lavoro. La strada provinciale Arzano-Casandrino è un’arteria importante per lo sviluppo del territorio di Arzano. Infatti, in questi anni sono sorte molte attività commerciali, oltre al supermercato MD c’è un’intera area, l’ex Merisinter, dove è sorto un ottimo complesso commerciale: quasi 400 i Lavoratori che prestano servizio in quelle strutture. Ma la realtà è che quella area è da sempre stata definita per insediamenti industriali. Ma come mai nessuno si è accorto di questo piano urbanistico? La verità può essere solamente trovata nel fatto che negli anni scorsi il Comune di Arzano non era gestito da persone competenti, o poco attente a quello che veniva autorizzato? Se un imprenditore chiedeva al Comune di costruire un supermercato su un’area industriale, il tecnico incaricato dallo stesso imprenditore presentava il progetto al Comune dichiarando che la zona e l’immobile era commerciale? È mai possibile che il Comune non ha mai fatto una verifica delle dichiarazioni? L’azienda otteneva l’autorizzazione per i lavori e subito realizzava la struttura con regolare apertura. Poi all’improvviso nel 2022 è venuto a galla il problema. Quella area e quelle strutture non possono essere commerciali: sono industriali e sorgono su un’area industriale… così come è affermato anche dal Giudice del Tribunale Amministrativo. E’ qui è nato il problema della MD che è stata chiusa per due giorni e poi il ricorso al giudice del supremo Consiglio di Sato che ha sospeso la chiusura e consentito la riapertura. Il problema quindi esiste, resta e deve essere risolto! Di fronte alla MD Ipermercato c’è l’immensa area industriale della ex fabbrica Merisinter, i cui lavori di trasformazione consentiti dal Comune nel 2021, successivamente all’ultimazione sono stati investiti dello stesso problema attuale dell’MD rispetto all’uso commerciale della fabbrica, per cui l’imprenditore ha già subito i due gradi di giudizio sfavorevolmente ottenendo solamente delle sospensive alla chiusura definitiva. Poi si vedrà. Nel frattempo le strutture industriali che non possono essere trasformate per il commercio, secondo quello che ha stabilito il Giudice e gli Uffici Comunali, per quanti giorni ancora potranno essere aperte? Il nostro giornale non è solo di denuncia, ma vuole che si propongano soluzioni alternative. In via Salvatore D’Amato è sorto un bel centro di riabilitazione di Neurologia, proprio dove c’è la zona ASI (industriale). Anche in questo posto c’è stato il problema perché sarebbe sorta una struttura medica in un’area industriale (c’era la cristalleria, ex Imperatore). All’epoca, per far sorgere la struttura dell’ASL il Comune ha consentito il cambio di destinazione da industriale a struttura sanitaria. Si ricorda che il Centro fu inaugurato dal Presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca. Ci furono polemiche sul luogo dove sorge attualmente il centro di riabilitazione psichiatrica )vedi Foto in Galleria). Non ci furono versi. La politica regionale con quella locale decise per quel luogo il cambio di destinazione, come ogni amministrazione politica che tiene al benessere sociale ed economico della
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