Da Arzano a Bologna: Una Carriera da Sogno………..

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Flavio Piscopo è un artista nato ad Arzano nel 1964. Quando diciamo che è un artista lo diciamo a tutto tondo: musicista, percussionista, filmmaker. Oltre ad essere insegnante di musica. Dopo molteplici collaborazioni nel periodo napoletano dagli anni 80 fino agli inizi dei 90 lo si è visto al fianco di grandi artisti come Enzo Gragnaniello- Roberto Murolo- Mia Martini- James Senese-Joe Amoruso- Bob Berg- Mike Stern- Nana Vasconcelos- Dom Um Romao ed altri, Flavio decise di trasferirsi in provincia di Bologna luogo nel quale continua a vivere ancora oggi.
“Diciamo che la mia è una vita vissuta navigando a vista senza perdere mai il controllo del timone nonostante il mare non sia stato sempre in bonaccia”.
Flavio ha la musica nel sangue. Ma essendo un artista a 360° molti sono gli interessi artistici che negli anni sono entrati a far parte della vita di questo eclettico creativo che nel 2021 decide di scrivere dirigere e interpretare un cortometraggio dal titolo “Travel Le Bilocazioni dell’anima” prodotto dalla Rio film di Roberto Gambacorta con musiche di Teo Ciavarella, Antonio Marangolo e dello stesso Flavio. Cortometraggio che gli è valso molteplici riconoscimenti giunti da molti festival internazionali e indipendenti come il Tokyo Short film festival dove vinse con menzione d’onore-e al quale è stata dedicata sul Magazine del festival giapponese una lunga intervista che è possibile leggere su internet-. Il New York Tristate International Film Festival.
Flavio ottiene tanti altri riconoscimenti giunti anche dall’India con l’Ideal international film festival di Maharashtra, il Reels International film festival di Aurangabad, passando al Moscow Gold Awards. Per lui un menzione d’onore anche al Roma Short film festival.
“Per me una grande soddisfazione, anche se la musica continua ad essere la mia grande passione. Continua a svolgere attività concertistica, oltre ad essere impegnato anche nell’insegnamento delle percussioni presso la prestigiosa AMF di Ferrara dove negli anni passati ho avuto modo di seguire e curare un progetto promosso dallo SPRAR Sistema di Protezione per Richiedenti Asilo e Rifugiati creando e dirigendo un ensemble di Percussionisti provenienti soprattutto dall’Africa Subsahariana che ha per nome “Camelot Combo”producendo un disco contenente brani tradizionali africani rivisitati in chiave mediterranea”.
Per il futuro cosa c’è in cantiere?
“All’orizzonte vi è la produzione di un nuovo film questa volta un lungometraggio sempre prodotto dalla Rio film che è in fase di compimento. Non vivo più a Napoli oramai da più di trent’anni ma resta quel cordone ombelicale che mi lega alla terra che mi diede i natali con ricordi ed emozioni che custodisce gelosamente nel proprio cuore. Il sud dell’anima continua a sopravvivere dentro di sé, egli non smetterà mai di sognare grazie a quella sana follia, che mi ha condotto a non accettare i compromessi di un ambiente musicale che nulla ha a che fare con il pathos e la limpidezza di un genere che nasce da congiunture astratte e spirituali e che tanti anni fa mi spinsero a navigare aldilà del porto”.