Nell’ultimo Consiglio comunale della scorsa consiliatura, quello all’esito del quale fu comminata la sfiducia a Maglione, Lei dichiarò che non si sarebbe candidato alle successive elezioni. E così è stato. Si è pentito di questa scelta?
Assolutamente no! La mia scelta fu dettata dal fatto che non sentivo più quell’emozione che provavo quando entravo in consiglio; anche se – devo essere sincero! – un po’ mi manca; ma come dice il proverbio: “mai dire mai”. Magari alle prossime elezioni, se la politica assumerà altri toni ed interessi, sarò a disposizione per il mio paese.
Semmai si fosse candidato, con quale coalizione l’avrebbe fatto, e quale contributo pensa avrebbe potuto dare alla compagine prescelta?
Con nessuna delle due, e le spiego anche il perché: ho avuto il dispiacere di essere in coalizione con il PD. Un’esperienza che non ripeterei, sia per la concezione di “politica” palesata, sia per le ragioni, poco edificanti, che hanno indotto il PD a sfiduciare sistematicamente il sindaco Maglione, dopo averlo fortemente voluto. Neppure mi sarei candidato con la coalizione capeggiata da Vito Marino, non condividendone il programma.
Entrambe le coalizioni scese in campo sono apparse alquanto eterogenee. In tanti parlano di armate brancaleone costruite per la conquista della Casa Comunale. Condivide questo pensiero?
Non le definirei “armate Brancaleone”, bensì compagini composte per la stragrande maggioranza di uomini già visti e rivisti, che hanno prodotto ben poco per la cittadinanza.
Crede che l’attuale Amministrazione beneficerà delle vostre iniziative e dei vostri progetti non portati a termine nella scorsa consiliatura?
Mi auguro che l’amministrazione porti a termini tutti i progetti precedentemente intrapresi, affinché i cittadini di Casavatore possano usufruire finalmente di qualcosa di importante. Mi riferisco al centro per la famiglia; ai trasporti, in particolare al progetto “smart city”; a un teatro, una palestra e al campo sportivo, che da troppo è utilizzabile a regime ridotto.
Che ne pensa dell’organizzazione della festa dei gigli? Ritiene che si sia svolta nel solco delle consolidate tradizioni?
Ecco, vede direttore, io purtroppo per motivi di lavoro sono fuori Napoli. Sono tornato in questi giorni, ed ho notato da subito che all’ingresso del paese, e, nello specifico, via Marconi e via Campanariello, le luminarie non sono state installate. Ma quello che mi ha colpito è il fatto che non sono stati invitati i padrini storici della festa patronale per consegnare loro i classici foulard, che hanno un significato simbolico importante. Neppure sono state depositate le corone d’alloro. Ed io ritengo che queste tradizioni siano da rispettare per dare continuità a quel passato che ha reso gloriosa la nostra festa.
Anche questa volta il verdetto delle urne è stato impugnato. Pensa che possa esserci l’ennesimo colpo di scena?
Credo che i cittadini abbiano scelto chi debba rappresentarli, adesso incombe questo nuovo ricorso che pende come una spada di Damocle sulla testa della nuova amministrazione. Semplicemente mi auguro che si lavori serenamente per i cittadini di Casavatore, i quali sono stanchi di queste diatribe giudiziarie. In ogni caso, non credo ci saranno colpi di scena.
Cosa si sente di suggerire alla nuova amministrazione comunale?
Alla nuova amministrazione comunale suggerisco di concentrarsi sul miglioramento della gestione dei rifiuti e di prestare maggiore attenzione alla sicurezza e al decoro urbano. Consiglierei inoltre di promuovere la partecipazione dei cittadini alle decisioni amministrative.
E cosa suggerirebbe all’opposizione?
L’opposizione ha un ruolo cruciale nel sistema democratico, non solo per controllare l’azione amministrativa, ma anche per proporre alternative e rappresentare le istanze dei cittadini. Pertanto, l’opposizione semplicemente deve espletare queste prerogative con impegno, convinzione e consapevolezza.
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