Casavatore, una città che ha troppo a lungo visto il suo destino segnato da dinamiche politiche opache e interessi personali, sta vivendo un momento cruciale: a breve i cittadini dovranno scegliere a chi affidare la guida di Casavatore. Sono tre i contendenti: Vito Marino, il dr. Mauro Muto e l’avv. Fabrizio Celaj. Il primo, sostenuto da 5 liste civiche, ha già governato la città per circa un anno, prima di essere scalzato da Maglione, che ne aveva contestato, con successo, l’elezione. L’ultimo, Fabrizio Celaj, sostenuto dal PD e da 4 liste civiche, non ha mai ricoperto ruoli politici; tuttavia la sua candidatura a sindaco appare decisa, soprattutto si è notato un certa affluenza sul suo nome.
La vera novità di queste elezioni è la discesa in campo di Fratelli d’Italia, che propone una figura che potrebbe davvero segnare un punto di svolta: il dr. Mauro Muto. Laureato in Medicina e Chirurgia, il dr. Mauro Muto, è da sempre un punto di riferimento per la comunità di Casavatore. Con una lunga e prestigiosa carriera alle spalle nell’ambito del management sanitario, ha acquisito una reputazione di integrità, professionalità ed ineccepibile moralità. Non è mai stato legato alle logiche di potere che da sempre condizionano la vita amministrativa della città. La sua storia, lontana dai giochi politici, lo rende un outsider in un panorama dove troppo spesso si alternano i soliti nomi: quelli legati a sistemi consolidati di clientele e favori, che hanno letteralmente devastato Casavatore, fino a relegarla nei bassifondi della speciale classifica delle città dove si vive meglio, e prima in quella poco lusinghiera inerente alla cementificazione del territorio.
Il dr. Muto si presenta come un candidato indipendente, motivato dal desiderio di portare nella politica cittadina un cambiamento autentico. Il suo programma non è basato su slogan vuoti, ma su proposte concrete e realistiche, frutto di un’accurata analisi delle reali necessità della città. Tra le priorità spiccano la lotta alla criminalità organizzata e alla corruzione, la promozione della legalità e della trasparenza in ogni aspetto dell’amministrazione comunale, e il miglioramento dei servizi pubblici essenziali, come il trasporto, la sanità e la sicurezza urbana.
Casavatore, per troppo tempo, è stata prigioniera di una politica fatta di accordi sottobanco e interessi incrociati. Oggi, si offre una nuova possibilità. Una possibilità che punta a restituire ai cittadini la speranza in un’amministrazione onesta, capace di mettere davvero al centro l’interesse comune.
Ebbene, con una lista, quella di Fratelli d’Italia, che non include “riciclati” da vecchie amministrazioni, ma giovani professionisti in alcun modo riconducibili a taluni voraci protagonisti del passato, recente e remoto, Muto sembra aver già vinto una prima battaglia: quella della credibilità e del coraggio.
Ad ogni buon conto, le elezioni di fine maggio rappresentano per Casavatore l’ultima chance, una delle ultime occasioni per interrompere il ciclo di amministrazioni che troppo spesso hanno messo i propri interessi al di sopra di quelli dei cittadini.
La speranza è che davvero i candidati siano pronti a raccogliere questa sfida, con un programma che non resti, come sovente accade, lettera morta e che si fondi realmente su competenza, serietà e su un’etica che non ceda ai compromessi, dacché Casavatore non può più permettersi di continuare sulla strada della mediocrità. La città ha bisogno di una politica fattiva e non delle solite promesse vuote. Casavatore ha bisogno, soprattutto, di una guida, di un homo novus dotato di competenza, esperienza e soprattutto onestà: in un momento in cui la politica locale è segnata da sfiducia e disillusione, occorre una figura del tutto svincolata dalla politica e dai politicanti del passato, capace di restituire la fiducia nelle istituzioni, promuovendo una nuova stagione di sviluppo e benessere per la città.